Incarti diversi di segreteria del Senato del Regno d'Italia
Nell'analoga serie archivistica degli “Incarti di Segreteria" del Senato del Regno (1848-1946) sono conservati i documenti relativi alla composizione del Senato (nomina di senatori, cessazione della carica, conferimento di titoli nobiliari e onorificenze), all'organizzazione dei lavori legislativi (comunicazioni sui disegni di legge, interpellanze, interrogazioni, ordini del giorno).
È presente anche corrispondenza con altre amministrazioni, istituzioni, o persone fisiche esterne. La classificazione delle lettere in titoli e categorie sostituì nel 1889 l'ordine cronologico di arrivo e partenza. Il titolario rimase invariato, salvo poche modifiche, fino al 1924.
Le carte concernenti le vicende belliche hanno mantenuto l'ordine originario e sono unite alla corrispondenza di ufficio e di ordinaria amministrazione.
Alcune tematiche costanti, la preoccupazione per le popolazioni civili o la volontà di affermare la concordia patriottica di fronte al Paese, emergono nelle interrogazioni e interpellanze, nelle convocazioni di comitati segreti, nei telegrammi di plauso alle forze armate o di adesione al Governo.
Con la fine della guerra s'infittisce la corrispondenza del Senato con le assemblee parlamentari straniere, come testimoniano i telegrammi per la vittoria e per la pace, e si accresce il numero delle petizioni, istanze o richieste provenienti da enti di beneficenza, comitati e movimenti a carattere politico.
La serie archivistica degli “Incarti di Segreteria" del Senato del Regno, conservata presso l'Archivio storico del Senato della Repubblica, di circa 1700 fascicoli, è corredata d'inventario.
Nell'analoga serie archivistica degli “Incarti di Segreteria" del Senato del Regno (1848-1946) sono conservati i documenti relativi alla composizione del Senato (nomina di senatori, cessazione della carica,conferimento di titoli nobiliari e onorificenze), all'organizzazione dei lavori legislativi (comunicazioni sui disegni di legge, interpellanze, interrogazioni, ordini del giorno).
È presente anche corrispondenza con altre amministrazioni, istituzioni, o persone fisiche esterne. La classificazione delle lettere in titoli e categorie sostituì nel 1889 l'ordine cronologico di arrivo e partenza. Il titolario rimase invariato, salvo poche modifiche, fino al 1924.
Le carte concernenti le vicende belliche hanno mantenuto l'ordine originario e sono unite alla corrispondenza di ufficio e di ordinaria amministrazione. Alcune tematiche costanti, la preoccupazione per le popolazioni civili o la volontà di affermare la concordia patriottica di fronte al Paese, emergono nelle interrogazioni e interpellanze, nelle convocazioni di comitati segreti, nei telegrammi di plauso alle forze armate o di adesione al Governo. Con la fine della guerra s'infittisce la corrispondenza del Senato con le assemblee parlamentari straniere, come testimoniano i telegrammi per la vittoria e per la pace, e si accresce il numero delle petizioni, istanze o richieste provenienti da enti di beneficenza, comitati e movimenti a carattere politico.
La serie archivistica degli “Incarti di Segreteria" del Senato del Regno, conservata presso l'Archivio storico del Senato della Repubblica, circa 1700 fascicoli, è corredata d'inventario.
Atti di protocollo della Questura del Senato del Regno
Nella presente sezione del sito è anche integralmente pubblicato il fascicolo concernente le Onoranze del Senato al Milite Ignoto nel 1921
La documentazione è costituita di lettere, circolari, appunti concernenti la partecipazione alla cerimonia dei senatori padri di militari caduti in guerra. Si segnalano schizzi, piante e tabelle per la disposizione dei vessilli e delle alte cariche dello Stato, la formazione del corteo e il percorso.
Il fascicolo è conservato nel fondo della Questura del Senato del Regno, serie “Atti di protocollo” (1874-1946), circa 4000 fascicoli. Le competenze dell'Ufficio di Questura concernevano il personale, la gestione dei beni mobili e immobili, il servizio amministrativo (dotazione, bilancio, richieste di fondi, verifiche di cassa), il servizio interno (tessere per tribune, per l’accesso alla biblioteca, servizio d’ordine interno, visite al Palazzo, servizio postale), rappresentanze, cerimoniali e deputazioni.